In un ottica clinica, l'ansia è una normale risposta adattiva per affrontare le situazioni di "presunto" pericolo, la mente si prepara ad una reazione di attacco-fuga al fine di reagire e fronteggiare la minaccia percepita.
Nel disturbo di Attacco di Panico è come se questo campanello di allarme fosse difettoso e suonasse più del dovuto.
Quando ci troviamo in una situazione di ansia e di paura, nel nostro corpo avvengono rapidamente alcuni cambiamenti fisiologici:
-aumenta l'adrenalina in circolo che provoca un accelerazione del battito cardiaco
-il respiro è più veloce
-tutti i muscoli del nostro corpo tendono ad irrigidirsi per essere pronti a scattare se necessario, e ricevono più ossigeno ed energia di altre parti del corpo
-sensazione di stordimento vertigine, date dal repentino aumento di pressione
-sudorazione come risposta all'aumento della pressione sanguigna
Contemporaneamente a livello cognitivo si sperimenta una sensazione di perdita di controllo, è un'esperienza travolgente che porta chi la vive alla percezione di un "imminente disastro" che nella mente della persona si traduce nella sensazione di svenire, perdere il controllo, oppure morire.
Tuttavia l'attacco di panico, che rappresenta un picco di ansia, risponde a tre leggi:
- Non è pericoloso non può arrecare alcun danno organico o mentale
- L'ansia finisce sempre perchè segue una curva fisiologica
- La strategia vincente per vincerla è affrontarla, esponendosi gradualmente alle situazioni che si temono, in tal modo si può fare esperienza che nulla di irreparabile viene provocato da ciò di cui abbiamo paura.